Napoli, niente miracolo di San Gennaro: il terribile 2020 si chiude col sangue solido

Napoli, niente miracolo di San Gennaro: il terribile 2020 si chiude col sangue solido
Mercoledì 16 Dicembre 2020, 20:03 - Ultimo agg. 17 Dicembre, 07:10
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Non si è ripetuto il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. Il sangue non si è sciolto, e dopo una giornata di preghiere, la teca è stata riposta nella Cappella del Tesoro. Delusione tra i fedeli che si erano radunati nella Cattedrale di Napoli.  

L'ultima volta in cui il miracolo di dicembre non è avvenuto è stato nel 2016.

L' accaduto viene interpretato come un presagio sfavorevole dai napoletani.

 

«Vogliamo fare un atto di vera e profonda devozione al nostro Santo Gennaro, siamo uniti nel suo nome. È lui che ci aiuta a vivere, a testimoniare la fede, e anche se il sangue non si scioglie non significa chissà che cosa» ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo «uscente» di Napoli e amministratore apostolico in attesa dell'arrivo del nuovo arcivescovo, monsignor Domenico Battaglia, parlando nel Duomo di Napoli ai fedeli in attesa che si ripeta il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro. Un'attesa finora risultata vana perché non si è ancora ripetuto quello che viene definito «il miracolo laico» perché celebrato nella Cappella di San Gennaro, gestita dalla Deputazione, istituzione laica presieduta dal sindaco di Napoli. Nonostante il carattere «laico» della celebrazione, il cardinale Sepe, impegnato nel corso della giornata per la Conferenza episcopale della Campania, ha voluto comunque essere presente nel Duomo per l'ultima celebrazione eucaristica del giorno. «L'importante - ha aggiunto il cardinale - è che noi ci sentiamo veramente uniti, partecipi di questo evento così particolare che è la nostra devozione al nostro Santo protettore. Continuate a pregare insieme, siamo la famiglia di San Gennaro, caratteristica di devozione, e lui benedirà ciascuno di noi e le nostre famiglie».

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«Se c'è qualcosa che si deve sciogliere, questa è il cuore dell'uomo. Allora affidiamo a San Gennaro questa bella intenzione» ha detto monsignor Vincenzo Papa, parroco della parrocchia Santa Maria Assunta al Duomo di Napoli, nell'omelia pronunciata durante la celebrazione della messa mentre la teca contenente il sangue di San Gennaro, ancora solido, è esposta sull'altare maggiore del Duomo alla venerazione dei fedeli. «Vorrei che pregassimo per coloro che si stanno impegnando negli ospedali e nelle case di cura, medici, infermieri e operatori sociosanitari, e tanti di loro hanno dato la vita», ha aggiunto monsignor Vincenzo Papa. Sul mancato rinnovarsi del miracolo della liquefazione del Santo patrono di Napoli, il parroco del Duomo ha detto: «Molti stanno chiedendo, e ora che succede? Non succede niente. Ci viene in aiuto la parola di Dio. Stasera a parlarci è San Gennaro, dice a me e a voi di ascoltare Gesù, la sua parola. Se c'è un miracolo che dobbiamo fare noi è sciogliere il nostro cuore, che ogni tanto si indurisce e si allontana dalla grazia di Dio. Questo cuore che ogni tanto diventa di pietra, facciamolo tornare cuore di carne, capace di palpitare ancora, di donare vita, un sorriso, una stretta di mano che non possiamo fare per la pandemia. San Gennaro - ha concluso monsignor Papa - ci dice che, se ascoltiamo Gesù, il miracolo avviene, non perché il sangue si scioglie o meno, ma perché si scioglie il cuore dell'uomo».

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